Annunziata Rigon nasce il 25 marzo 1935 a Villaverla, ottava di dieci figli. Il suo nome richiama la festa dell’Annunciazione, celebrata proprio in quel giorno, e forse proprio in quel segno troverà la sua vocazione. Nel 1958 segue le orme della madre e diventa insegnante di scuola elementare, una professione che svolgerà con dedizione e amore fino al 1983, formando generazioni di bambini. Negli anni Settanta, spinta dal desiderio di approfondire il pensiero cristiano, si dedica agli studi teologici. Consegue un diploma con una tesi sul ruolo del bambino nei documenti della Chiesa, un lavoro che verrà pubblicato nel 1977.
La sua passione educativa la porta a impegnarsi anche in politica: dal 1975 al 1980 è assessore all’istruzione del Comune di Villaverla, contribuendo attivamente al miglioramento delle politiche scolastiche. Per il suo instancabile impegno civile, nel 2006 viene insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Un'altra grande svolta arriva grazie al fratello Marino, missionario in Bangladesh. Annunziata inizia a sostenere con entusiasmo le sue opere e approfondisce la conoscenza di quella cultura lontana, diventandone una promotrice in Italia. Con grande sensibilità si impegna nella diffusione della letteratura bengalese, curando la pubblicazione di poesie tradotte dal fratello dal bengalese all’italiano, per far conoscere in Italia la ricchezza di quella tradizione. Per valorizzare l’artigianato locale, organizza due mostre dedicate al Nosckshi Khanta, coltri ricamate tradizionali del Bangladesh, esponendole a Vicenza e Roma.
Nel 1976 la sua vita si incrocia con quella di Ennio Bagarella, presidente della San Vincenzo de Paoli di Vicenza. Uniti dalla fede e dal desiderio di aiutare il prossimo, si sposano nel 1978, dando vita a un sodalizio umano e spirituale.
Con lungimiranza, Annunziata avvia una delle prime iniziative di adozioni a distanza per sostenere l’istruzione dei bambini bengalesi, permettendo loro di costruire un futuro migliore. La sua missione si consolida all’interno della San Vincenzo de Paoli, diventando responsabile dei gemellaggi per il Bangladesh. Dal 1982 entra a far parte del Consiglio Nazionale Italiano della San Vincenzo de Paoli con il ruolo di referente per i gemellaggi internazionali.
Grazie al suo impegno, le conferenze vincenziane in Bangladesh si aprono al mondo, rafforzando una rete di solidarietà che si espande fino alle Filippine e al Brasile. Il suo messaggio è semplice, ma profondo: "Ti voglio bene". I tanti viaggi compiuti per portare aiuto e speranza sono raccolti in un libro, in cui Annunziata documenta con cura le esperienze e le testimonianze incontrate nel mondo.
Il suo impegno viene riconosciuto anche in Ghana, dove Annunziata ed Ennio vengono nominati membri onorari postumi dell’ospedale pediatrico di Accra, in segno di gratitudine per il loro sostegno ai più deboli. A Villaverla, nella casa natale di Annunziata, viene realizzato un affresco in suo onore, che raffigura l’Annunciazione: un omaggio al nome che ha portato e alla missione che ha vissuto. L’opera rappresenta l’Arcangelo Gabriele nell’atto di annunciare il messaggio divino a Maria, illuminata dalla luce dello Spirito Santo, proprio come Annunziata ha saputo diffondere la luce della carità nel mondo.
Il 14 marzo 2020 Annunziata si spegne nella sua casa, lasciando dietro di sé un’eredità fatta di amore, dedizione e speranza, che continua a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuta e nei tanti bambini e ragazzi che ha aiutato.